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L'esperienza di Oersted ha dimostrato che la corrente (cioè il moto di cariche elettriche) agisce su un ago di bussola tramite il campo magnetico che si produce nello spazio circostante. Per un principio di simmetria, spesso soddisfatto dalle leggi fisiche, ci si aspetta che un campo magnetico preesistente, prodotto per esempio da una calamita, possa a sua volta agire su cariche elettriche in moto o su una corrente.
Avvicinando un polo del magnete al tubo catodico il fascio degli elettroni viene vistosamente spostato, ma, a differenza di quello che accade quando al tubo si avvicina una bacchetta elettricamente carica, gli elettroni non sono attratti o respinti dal magnete, ma deviati lateralmente, a seconda del polo che avviciniamo.
Esiste quindi una forza magnetica (dovuta al campo magnetico della calamita), ma, ancora una volta, questa forza non è attrattiva o repulsiva, ma è una forza deviante. Una forza deviante cambia la direzione, ma non l'intensità della velocità degli elettroni. Essa è quindi una forza che non compie lavoro: l'energia cinetica delle cariche rimane invariata.
Velocità (m/s) | Angolo tra velocità e campo (gradi) | Forza magnetica sui protoni (10-15 N) | Forza magnetica sulle particelle alfa (10-15 N) |
105 | 90 | 1,44 | 2,88 |
105 | 60 | 0,83 | 1,66 |
105 | 30 | 0,24 | 0,48 |
105 | 0 | 0 | 0 |
106 | 90 | 14,40 | 28,80 |
106 | 60 | 8,31 | 16,62 |
106 | 30 | 2,40 | 4,80 |
106 | 0 | 0 | 0 |
La forza magnetica è proporzionale all'angolo
La forza magnetica è proporzionale al seno dell'angolo
La forza magnetica è proporzionale al coseno dell'angolo
La forza magnetica è proporzionale alla velocità
La forza magnetica è proporzionale alla massa
La forza magnetica è proporzionale alla carica
A parità di velocità e di tipo di particella, si può vedere che la forza magnetica dipende fortemente dall'angolo con cui i protoni penetrano nel campo magnetico: se le particelle viaggiano lungo le linee del campo, non risentono di alcuna forza, se viaggiano perpendicolarmente alle linee del campo, la forza è massima: esiste una proporzionalità tra forza e seno dell'angolo.
A parità di direzione e di tipo di particella, la forza è invece proporzionale alla velocità con cui il fascio viene sparato nel campo magnetico.
Come si può constatare, con le particelle alfa, la forza magnetica, nelle stesse condizioni di velocità, è doppia (e non quadrupla): questo porta a ipotizzare una proporzionalità tra forza e carica, piuttosto che una dipendenza dalla massa.
Rimane da determinare il valore della costante di proporzionalità.
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