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Vediamo ora l'effetto di un campo magnetico esterno su un circuito chiuso percorso da corrente e interamente immerso in esso. Un circuito chiuso è formato da un filo conduttore avvolto in modo da delimitare una superficie chiusa. Esso è caratterizzato dall'intensità della corrente che scorre nel filo, dal suo verso, dalla superficie racchiusa e dal numero degli avvolgimenti (o spire) del filo.
E' opportuno, a questo punto, definire una nuova grandezza vettoriale che permette di descrivere in modo semplice il comportamento del circuito nel campo magnetico. Si chiama momento di dipolo magnetico μ o semplicemente momento magnetico un vettore perpendicolare al piano delle spire, diretto dalla parte in cui si vede la corrente circolare in verso antiorario. Se N è il numero delle spire, i l'intensità di corrente e A la superficie racchiusa, l'intensità del vettore μ vale:
L'unità di misura del momento magnetico è A m2.
Tutti i lati della spira sono perpendicolari al campo e quindi essi sono sottoposti ad una forza magnetica massima. Sui lati a agiscono due forze opposte di modulo Fa = i a B, sui lati b altre due forze opposte di modulo Fb = i b B.
Queste due coppie agiscono lungo la stessa retta d'azione e tendono ad allargare (o a comprimere) la spira. Se la spira è rigida, non hanno alcun effetto su di essa: la spira rimane in equilibrio nel campo. Possiamo dire che la posizione di equilibrio della spira è quella in cui è massimo il flusso di campo magnetico attraverso la spira. E' una posizione di equilibrio stabile? Che cosa succede alterando questa posizione?
I lati a della spira non sono più perpendicolari al campo e le forze magnetiche diminuiscono, ma continuano ad agire lungo la stessa retta d'azione e non provocano rotazioni. Le forze che che agiscono sui lati b, invece, formano una coppia a momento meccanico non nullo e tendono a far ruotare la spira, riallineando il momento di dipolo con il campo esterno.
Questo movimento rotatorio della spira è alla base del funzionamento dei motori elettrici: dal punto di vista energetico, l'energia elettrica (utilizzata per far circolare la corrente) si trasforma in energia di movimento. C'è una semplice relazione che collega il momento meccanico τ della coppia di forze al momento di dipolo μ ed al vettore B:
In generale, una spira di qualsiasi forma percorsa da corrente e immersa in un campo magnetico esterno tende a ruotare allineando il proprio momento magnetico con il campo magnetico. Il comportamento della spira è analogo a quello di un aghetto di bussola (o di un qualunque magnete rettilineo a barra) : anche esso tende a ruotare per allinearsi con le linee di campo. Sia alla spira, sia al magnete a barra (due oggetti del tutto diversi) può essere associato un momento magnetico.
spira percorsa da corrente | magnete a barra |
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Il momento di dipolo μ è perpendicolare al piano della spira ed è legato al valore i della corrente, al numero N degli avvolgimenti ed all'area A racchiusa. μ = N i A | Il momento di dipolo μ è un vettore che ha la direzione del magnete e verso uscente dal polo Nord (e quindi da Sud a Nord all'interno del magnete). La sua intensità dipende dalla potenza della calamita. |
A molti oggetti diversi può essere attribuito un momento magnetico: un magnete, un avvolgimento percorso da corrente, ma anche la Terra intera o le particelle elementari che costituiscono la materia. Ecco alcuni valori:
oggetto | intensità di momento magnetico (A m2) |
normale magnete a barra | 5 |
Terra | 8 10 22 |
protone | 1,4 10 -26 |
elettrone | 9,27 10 -24 magnetone di Bohr |
Il magnetone di Bohr fa parte delle costanti fisiche fondamentali e viene assunto (come succede anche per la carica dell'elettrone) come unità microscopica di momento magnetico. Per la fisica classica esso è legato al fatto che l'elettrone che gira intorno al nucleo atomico o intorno a se stesso può essere considerato come una microscopica spira percorsa da corrente, equivalente quindi a un magnetino elementare. In fisica quantistica, invece, l'elettrone (come le altre particelle) diventa un oggetto più sfumato (un po' particella, un po' onda), ma continua a possedere delle caratteristiche intrinseche come la carica, la massa e il momento magnetico.
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Copyleft Ludovica Battista